Ci sono bambini che nascono nel silenzio.

Nei primi anni di vita formano i loro pensieri senza usare le parole.

Le immagini fissano i loro ricordi e una sequenza di esse

organizza le loro esperienze e la loro autocoscienza.

Comunicando fra loro, creano abilmente immagini nell'aria

con la destrezza delle loro mani.

Il flusso delle immagini che sostiene il loro pensiero

sembra a volte seguire i bagliori del sogno

piuttosto che i riflessi dello specchio della ragione.

Questi bambini speciali

nati nel silenzio

vivono nel fiume dei sogni.

Quello che vuoi, come vuoi, quando vuoi


Quante volte, nelle ore di disegno, ho ricevuto dai miei studenti la seguente domanda: "prof., come si fa questo? Come si fa quello?"
Sono solito rispondere soltanto con un semplicissimo "come vuoi".
Ora, le persone che davanti a un supporto qualsiasi cercano a tutti i costi un'aderenza quanto più fedele alla realtà, avranno forse difficoltà a capire quel mio "come vuoi".

Cosa vuol dire "come vuoi"? Vuol dire semplicemente CREARE, non copiere. Come insegnante, il mio obiettivo è quello di aiutare  a percorrere almeno l'imbocco della strada per la creatività, quindi della libertà.
Voglio far capire ai ragazzi che questa strada non fa male, anzi, è bellissima e procura del bene.
Obiettivo affatto facile, credetemi, per molte ragioni.

L'azione creativa è arte, ma occorre specificare un po' meglio, perché l'atto del creare è quell'espressione vitale che possiede almeno due caratteristiche di fondo:

Serve a far progredire l'essere umano. Senza l'inventiva, senza l'intuizione, senza il coraggio di proporre nuove soluzioni, l'essere umano sarebbe ancora abbarbicato ai rami della foresta a mangiare foglie e insetti.
Il primo ominide che osò scendere dall'albero, convinto di poter camminare (mentre tutti gli altri gli dicevano "sei un criminale, sei un pazzo, camminare su due gambe è impossibile"), compì un atto creativo di altissimo valore per tutta l'umanità. Quell'ominide è il primo artista dell nostra Storia, il pioniere dell'evoluzione umana.

Serve a valorizzare se stessi, ad accentuare la fiducia nelle cose che facciamo, ad esaltare al nostra stessa esistenza. Creare è l'atto supremo in cui si afferma la nostra individualità, la nostra irripetibile unicità, la nostra dignità. Nessun altro, all'infuori del nostro io, può condizionare l'atto creativo individuale. e nessun artista, se davvero è tale, può essere governato da altri nell'opera della sua creazione. Di più: i veri artisti fanno anche della loro stessa vita un atto creativo, nel senso che la maniera di interpretare le cose di tutti i giorni, e nache tutte le loro scelte, sono il frutto della loro libera volontà. I veri artisti fanno bene a loro stessi e anche agli altri proprio perchè sono liberi, non governabili. Di tutto questo i veri artisti sono consapevoli perché , contrariamente a quanto si dice, i veri artisti sono persone razionali.

Prendiamo adesso un albero. Come si fa un albero? Possiamo prendre una macchina fotografica e ri-produrre quello che gli occhi vedono. Oppure possiamo prendere un foglio e ri-creare quello che la nostra coscienza ci dice. Greta sceglie quest'ultima opzione. Greta prende un foglio gigante e non chiede "come si fa".
Greta fa!



Poi Greta prende i colori e non chiede a nessuno "quali colori".
Greta sceglie i colori che vuole.




E se lo desidera, quando lo desidera, Greta usa anche le mani. Non ha paura.
Semmai Greta può far paura agli altri perché,  rispetto a molti altri, Greta è libera.







Greta non chiede come si fanno le foglie. Greta fa le foglie, il tronco e i fiori che vuole.




Ora che avete visto, vi chiedo: avete provato dolore?
La libertà non è un crimine, credetemi, fa bene a se stessi e anche agli altri.
Il vero crimine è porre ostacoli e limiti alla libertà di ognuno.






Prof. Angelo Giglia.

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